E’ più quello che si riceve che quello che si dona!
Ecco la testimonianza di una ragazza che ha trascorso una settimana, a Gornja Bistra, in un ospedale per bambini affetti da malformazioni e problemi di diversa natura.
Ce li ho ancora dentro, quei bambini...Ci sono momenti, sensazioni che non dimenticherò mai, che ancora vengono a visitarmi nei sogni, proprio come quando sono tornata dal Brasile....Ricordo, perchè voglio ricordare con tutta me stessa, quando l'ultimo giorno sono andata a salutare iljana, e lei mi ha sorriso come sempre coi suoi dentini radi, il suo visetto dolcissimo, il suo occhietto destro che vaga in qua e in là; era stesa nel suo lettino, incapace di muoversi, eppure mi pareva che stesse saltando di felicità quando mi ha vista. L'accarezzavo e pensavo "non voglio MAI dimenticarmi di tutto questo, non voglio farmi travolgere dalla vita quotidiana quando tornerò a casa, non voglio che il suo viso si sbiadisca dentro di me, perchè è vero e vivo, è la Vita dentro questo corpicino immobile"...Ri-cordo, ri-cordare significa riportare al cuore... è mio dovere dolcissimo ricordare sempre a me stessa quello che ho vissuto, e dare agli altri quel non so che di Gornja che ti accende qualcosa dentro e ti fa dire: "parto anche io".Non mi interessa fare proseliti, ma non posso stare zitta, perchè anche chi è innamorato non riesce a tacere e vorrebbe gridarlo a tutto il mondo: così io vorrei gridare che a Gornja ho conosciuto l'Amore, e ho capito cosa significa vivere la Vita, anche se dentro un corpicino deforme e confinati in quattro mura, per quanto solide, antiche, ora colorate, ma pur sempre quattro limitate mura.Ri-cordo, ancora.... che un giorno stavo nella cameretta di josippone, e giovi accarezzava stanko... ad un certo punto smette di accarezzarlo, mi guarda e mi dice: "ma sai che lui è Gesù?" mi sono guardata attorno, e tutto mi sembrava un'immensa dichiarazione d'Amore... e la commozione è ancora più forte, quando capisci che Qualcuno ti ha voluta lì, per dare e ricevere, in questo scambio di emozioni tra esseri umani che è la cosa più bella del mondo.Quanto sono diventata sdolcinata.... si dice così in genere di chi parla troppo dell'Amore giusto? Perchè in effetti, dopo un po' che ne parliamo, dobbiamo far basta.... sennò arrossiamo e ci imbarazziamo.Sì è vero, l'Amore è imbarazzante perchè non ha filtri nè barriere, ma è gratuito e puro: come Ivana che il primo giorno, appena siamo entrati con tutte le nostre paure e insicurezze, senza averla mai vista prima è corsa da letizia con le sue palline gialle in mano e le ha chiesto di farle i massaggi sulla schiena... o come nina, che ci ha accolti con la sua solita chiacchiera, e ha voluto toccare a tutti i capelli, e prendendomi per la testa dopo appena 5 minuti che ci scambiavo qualche parola, mi ha detto: "piiiiccola!" stringendomi forte, lei che ha la mia età e ha il corpo di una bimba.Sì, l'amore è imbarazzante come lo sono i bambini, semplici e diretti: eppure ti entra dentro e come la freccia meglio scoccata va dritta al centro della tua anima, e da lì non si schioda.Sono felice di aver vissuto tutto questo.... Di essermi presa il vomito, i graffi, le tirate di capelli ma anche i bacetti e le risate del mio Dejan: mi porto tutto a casa, tutto ancora aggrovigliato ma pian piano sempre più chiaro e semplice dentro di me, come semplici sono i bambini di gornja, come semplice è l'Amore, e, in fondo, la Vita.
Ecco la testimonianza di una ragazza che ha trascorso una settimana, a Gornja Bistra, in un ospedale per bambini affetti da malformazioni e problemi di diversa natura.
Ce li ho ancora dentro, quei bambini...Ci sono momenti, sensazioni che non dimenticherò mai, che ancora vengono a visitarmi nei sogni, proprio come quando sono tornata dal Brasile....Ricordo, perchè voglio ricordare con tutta me stessa, quando l'ultimo giorno sono andata a salutare iljana, e lei mi ha sorriso come sempre coi suoi dentini radi, il suo visetto dolcissimo, il suo occhietto destro che vaga in qua e in là; era stesa nel suo lettino, incapace di muoversi, eppure mi pareva che stesse saltando di felicità quando mi ha vista. L'accarezzavo e pensavo "non voglio MAI dimenticarmi di tutto questo, non voglio farmi travolgere dalla vita quotidiana quando tornerò a casa, non voglio che il suo viso si sbiadisca dentro di me, perchè è vero e vivo, è la Vita dentro questo corpicino immobile"...Ri-cordo, ri-cordare significa riportare al cuore... è mio dovere dolcissimo ricordare sempre a me stessa quello che ho vissuto, e dare agli altri quel non so che di Gornja che ti accende qualcosa dentro e ti fa dire: "parto anche io".Non mi interessa fare proseliti, ma non posso stare zitta, perchè anche chi è innamorato non riesce a tacere e vorrebbe gridarlo a tutto il mondo: così io vorrei gridare che a Gornja ho conosciuto l'Amore, e ho capito cosa significa vivere la Vita, anche se dentro un corpicino deforme e confinati in quattro mura, per quanto solide, antiche, ora colorate, ma pur sempre quattro limitate mura.Ri-cordo, ancora.... che un giorno stavo nella cameretta di josippone, e giovi accarezzava stanko... ad un certo punto smette di accarezzarlo, mi guarda e mi dice: "ma sai che lui è Gesù?" mi sono guardata attorno, e tutto mi sembrava un'immensa dichiarazione d'Amore... e la commozione è ancora più forte, quando capisci che Qualcuno ti ha voluta lì, per dare e ricevere, in questo scambio di emozioni tra esseri umani che è la cosa più bella del mondo.Quanto sono diventata sdolcinata.... si dice così in genere di chi parla troppo dell'Amore giusto? Perchè in effetti, dopo un po' che ne parliamo, dobbiamo far basta.... sennò arrossiamo e ci imbarazziamo.Sì è vero, l'Amore è imbarazzante perchè non ha filtri nè barriere, ma è gratuito e puro: come Ivana che il primo giorno, appena siamo entrati con tutte le nostre paure e insicurezze, senza averla mai vista prima è corsa da letizia con le sue palline gialle in mano e le ha chiesto di farle i massaggi sulla schiena... o come nina, che ci ha accolti con la sua solita chiacchiera, e ha voluto toccare a tutti i capelli, e prendendomi per la testa dopo appena 5 minuti che ci scambiavo qualche parola, mi ha detto: "piiiiccola!" stringendomi forte, lei che ha la mia età e ha il corpo di una bimba.Sì, l'amore è imbarazzante come lo sono i bambini, semplici e diretti: eppure ti entra dentro e come la freccia meglio scoccata va dritta al centro della tua anima, e da lì non si schioda.Sono felice di aver vissuto tutto questo.... Di essermi presa il vomito, i graffi, le tirate di capelli ma anche i bacetti e le risate del mio Dejan: mi porto tutto a casa, tutto ancora aggrovigliato ma pian piano sempre più chiaro e semplice dentro di me, come semplici sono i bambini di gornja, come semplice è l'Amore, e, in fondo, la Vita.
GRAZIE a tutti di ogni cosa...!
Giulia